Vittorio Amedeo di Savoia: quando un duca diventa Re!

di Lucia Di Mauro

Napoli, 29 maggio 2019

Vittorio Amedeo di Savoia: quando un duca diventa Re!

Breve storia della Sicilia Sabauda, prima dell’invasione unitaria da parte dei Savoia.

Esiste un periodo della storia siciliana, antecedente al 1861, detto Periodo della Sicilia Sabauda, in cui a governare l’isola fu proprio la dinastia dei Savoia.

L’arco di tempo in cui si protrae questa situazione storica è breve (si tratta, infatti, di soli sette anni, dal 1713 al 1720) ma decisivo per i Savoia. Infatti, poiché la Sicilia era un Regno (esistente come stato sovrano) fin dal 1130, per conseguenza chi era posto a governarla diventava Re. Tale privilegio in quel momento tocco ai Savoia, che in tal modo acquisirono il titolo regio e

Vittorio Amedeo Francesco di Savoia, che fino a quel momento era stato duca di Savoia, marchese di Saluzzo, duca del Monferrato, principe di Piemonte e conte d’Aosta, Moriana e Nizza (dal 1675 al 1720), divenne Re di Sicilia.

Ora, la domanda che sorge spontanea è: “Quali meriti ebbe Amedeo di Savoia per assurgere a ruolo di sovrano?”

Iniziamo con dire che tali meriti non furono conseguiti sul campo (per così dire), poiché la Sicilia non fu conquistata con brillanti azioni di guerra, non fu guadagnata manu militari, ma piuttosto con un’abile capacità di opportunismo nelle alleanze.

Questi i fatti.

Alla morte di Carlo II d’Asburgo, il trono di Spagna non ha eredi diretti del defunto sovrano, anche se egli nel suo testamento aveva designato come suo erede Filippo D’Angiò, nipote di Luigi XIV. In questo caso la corona di Spagna e quella di Francia si sarebbero unite, creando una forte potenza che poteva opporsi all’impero asburgico.

Questo diede il via alla Guerra di Successione Spagnola dove si contrapposero Spagna e Francia al blocco formato da Austria , Inghilterra, Olanda. Tra coloro che reclamarono diritti sulla corona spagnola ci fu anche Vittorio Amedeo, adducendo per tale pretesa il fatto che Caterina Michela di Spagna, prima moglie di Carlo Emanuele I di Savoia, non aveva mai versato la dote al marito.

In un primo momento il duca si trovò costretto ad allearsi con Francia e Spagna, potenze da cui era circondato nei confini, ma contemporaneamente iniziò ad avere rapporti diplomatici “molto riservati” con l’Austria. Luigi XIV scoprì il gioco, gli mosse guerra e la perse. Così il Savoia si alleò col blocco Asburgico-Inglese.

Nel 1711 accade un avvenimento che cambiò le carte in tavola: muore “l’imperatore Giuseppe I e sale al trono il fratello, Carlo d’Asburgo, con nome di Carlo VI, il quale rivendicò, anche lui, la corona spagnola, per cui gli inglesi timorosi che il proseguimento positivo delle vicende belliche potesse determinare la concentrazione della corona austriaca e della corona spagnola in un’unica persona (in questo caso nella persona di Carlo VI), decisero di porre fine ai combattimenti promuovendo l’inizio delle trattative di pace.

Col trattato di Utrecht dell’11 aprile del 1713, che sancì la pace, la Sicilia, grazie alla pressione inglese, venne tolta al re di Spagna Filippo V, ed assegnata ad Vittorio Amedeo Francesco di Savoia, che divenne, in tal modo, il primo Re sabaudo.

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